Il carnevale è quel momento dell’anno in cui tutto è possibile, festa dei folli in cui si rovesciano le convenzioni, si propizia l’abbondanza con gli eccessi. E se provassimo a fare di questo rito un esercizio quotidiano per uscire da certe consuetudini che ci stanno un po’ strette? A questo proposito vorrei parlarvi di artigiane che hanno fatto del colore una filosofia. La prima è Ilaria Anselmi di Filo e Colori di Ila. Le sue creazioni sono un’esplosione di colori dagli abbinamenti audaci e brillanti. Usa materiali di riciclo e dà loro nuova vita e una forma sorprendente. Ma non è tutto qui: Ilaria da un po’ di tempo porta avanti una battaglia altrettanto importante di quella della sostenibilità dei materiali, una battaglia contro gli stereotipi legati allo stile, alla donna, all’età anagrafica. Seguirla è davvero interessante perché “ci mette la faccia”, proponendo su se stessa abbinamenti di capi handmade o di recupero, dimostrandoci che lo stile non ha sempre a che fare con la moda, anzi è un modo per trovare ed esprimere la nostra voce autentica. https://www.alittlemarket.it/boutique/filoecoloridiila-423289.html https://www.facebook.com/FiloeColoridiIla/ E già che parliamo di colori viene spontaneo proseguire con le bellissime creazioni di FridaWer. Valentina ha un’originalità che emerge con forza dai suoi intrecci di fili e piccole borchie. Sono stata completamente catturata dai suoi “mille occhi” e dal suo modo assolutamente fuori dagli schemi di raccontare il suo lavoro. Spesso sono i suoi prodotti a parlare per lei, protagonisti di piccole vignette che sono anche loro dei piccoli capolavori di humor. https://www.alittlemarket.it/boutique/fridawer-272923.html https://www.facebook.com/fridawergioielli/?fref=ts https://fridawer.wordpress.com/ Chi realizza con le proprie mani qualcosa da indossare o sceglie di comprarlo da chi propone qualcosa di diverso da un trend socialmente imposto sta già facendo una piccola rivoluzione. Sta cercando di ricostruire la propria identità fuori da quella di massa, riscoprendo ciò che veramente gli piace... sotto la crosta di ciò che DEVE piacere. Si sta piano piano ritagliando uno spazio per tornare a conoscersi, riappropriarsi di ciò che prima era delegato solo ad altri. Questa trasformazione la vedo tutti i giorni sotto i miei occhi perché le ragazze che frequentano i corsi di cucito non imparano solo confezionare dei prodotti, ma ritrovano un piacere piccolo e vitale: quello di CREARE.
0 Commenti
|
![]() Foto di Chiara Scattina
Gabriella TrovatoDa sempre attratta da colori e pennelli, disegno e creo oggetti unici nell'intento di dire "ecco, questa sono io". Archivi
Ottobre 2018
|